La locandina |
Mia previsione: ♥♥♥ = 7,5
La
scheda
Un film di Carlo Shalom Hintermann. Con Leo
Gullotta, Pino Insegno. Drammatico, Ita 2011. Durata 92' circa. Microcinema.
Uscita: giovedì 19 giugno 2014.
La trama
Per pochi
bambini il sole è un nemico mortale. Una rara malattia, Xeroderma Pigmentosum,
li costringe a vivere isolati, lontani dal mondo diurno dei loro coetanei.
Questo non accade però a Camp Sundown, un campo estivo nello stato di New York
creato dall'immaginazione e dalla tenacia dei loro genitori, che raccoglie
pazienti da tutto il mondo. Qui prende forma un universo rovesciato, colmo
d'incanto. La vita di questa piccola comunità notturna s’intreccia con i sogni
che prendono forma nell’animazione, ideata dagli stessi bambini. Genitori e
figli si riconoscono qui in un unico desiderio: vivere a pieno la propria vita,
nonostante la malattia.
Critica –
Rassegna stampa
“L’estate è la stagione preferita dai
bambini. Ma non di tutti. Per alcuni, infatti, il sole è un pericolo mortale”.
Lo scrive il Sole 24 Ore online che riporta una new de Il Cinematografo - Una rara malattia infatti, la Xeroderma
Pigmentosum, li costringe a vivere di notte, lontani dal mondo dei loro
coetanei. Questa malattia colpisce la pelle e impedisce di esporsi alla luce
del sole e, a volte, anche a quella di alcune lampade artificiali. Per fortuna
esiste Camp Sundown, campo estivo nello stato di New York, creato da due
genitori, che raccoglie i pazienti di tutto il mondo. Qui i ragazzi della
piccola comunità notturna possono vivere a pieno la loro vita anche se solo per
un’estate. Queste le tematiche affrontate da The Dark Side of the Sun (…) Diretto
da Carlo
Shalom Hintermann - ricorda sempre il Sole - con le animazioni di Lorenzo
Ceccotti, il film è
prodotto da Citrullo International e Rainbow in collaborazione con Rai Cinema,
in associazione con NHK, DR TV, YLE e con Lorenzo Ceccotti e Michele Petochi
(...)”.
“(...) è della notte che questo pregevole
documentario ci parla”, rileva Giancarlo Zappoli di My Movies. “Di quel
lato oscuro della luce che potrebbe sprofondare le coscienze nella più cupa
desolazione. Rischio ben presente e adeguatamente sottolineato da un’animazione
che s’inserisce nelle riprese e che, con il suo richiamo all’estetica dello
Studio Ghibli, riesce a tradurre in immagini i conflitti interiori dei bambini
di Camp Sundown che ne hanno steso il soggetto. Grazie però all’impegno,
faticoso e non privo di sofferenza, delle famiglie la notte (almeno per un
periodo dell’anno) diventa non una tenebra da temere ma uno spazio da
affrontare e vivere insieme. Quella luce diurna che può ustionarti (creando
addirittura premesse di morte prematura) solo perché ti sei fermato dietro una
finestra, viene vinta e si può giocare e ballare fino all’alba. I rapporti con
la realtà però si ribaltano - conclude Zappoli - e il rischio di isolamento è
fortissimo (...)”.
Una scena del docu-film The Dark Side of the Sun |
Stefano
Marzetti
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