domenica 20 aprile 2014

Flash Gordon ‘fumetto’ compie ottant’anni, anche il cinema festeggia

La locandina del 1936
Al cinema da 78 anni
Flash Gordon ‘fumetto’ fantascientifico compie ottant’anni (fu ideato nel 1934 da Alex Raymond, prozìo degli attori Matt Dillon e Kevin Dillon) ed è implicito celebrarne anche la sua esistenza in celluloide. Che, peraltro, comincia poco dopo, nel 1936, con un bizzarro serial cinematografico di quattro lungometraggi a loro volta composti di singoli episodi da venti minuti circa, con finale aperto, che invoglia gli spettatori a vedere l’avventura successiva. Piuttosto basso il valore filmico dell’opera (che comunque nel 1996 è scelta per essere conservata nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, cfr. Wikipedia). I registi si intrecciano: nel ’36 dirige Frederick Stephani che nel 1938 è soppiantato da Ford Beebe al quale lo stesso anno, nel terzo lavoro, è affiancato Robert Hill. Nel film del 1940 dietro la macchina da presa si ritrovano Ford Beebe e Ray Taylor. Sempre lo stesso, invece, l’interprete dell’eroe degli anni in bianco e nero, l’ex campione di nuoto statunitense Buster Crabbe (medaglia d'oro nei 400 stile libero a Los Angeles nel 1932), prestato al cinema in ben centosettanta pellicole. Il fisico atletico per lui vuol dire quasi tutto e per questo è anche Tarzan nel 1933.

Un efficacissimo Max von Sydow nei panni dello spietato Ming
L’unico di un certo valore
Freddie Mercury con la maglietta di Flash
Perché nelle sale cinematografiche giunga una narrazione filmica di discreto valore, bisogna attendere il 1980, quando le gesta sul pianeta Mongo del formidabile Gordon e dei suoi amici - il dottor Zarkov e la bella Dale Arden - sono tradotte in immagini dal regista britannico, oggi 81enne, Mike Hodges (Una preghiera per morire nel 1987, con Mickey Rourke). Nel cast il grande Max von Sydow, nei panni dell’acerrimo nemico Ming, le ‘nostre’ Ornella Muti (che a quei tempi è un po’ come il prezzemolo) e l’indimenticata Mariangela Melato, con il biondo ossigenato Sam Jones (attore che non lascia in pratica traccia nella storia del cinema) nella parte dell’eroe principale. Da rilevare che la colonna sonora è il nono album dei Queen (piuttosto sperimentale nelle musicalità), in connubio armonico con il tipo di racconto filmico.

Ispira Lucas per Star Wars
George Lucas
Solo due anni fa, poi, un Flash Gordon passato come una meteora non vedibile (è proprio il caso di dirlo) di Breck Eisner (La città verrà distrutta all'alba nel 2010). Inoltre cinque serie tv tra 1954 e 2007 e una serie animata. Nel 1974 anche un Flesh Gordon di taglio porno-parodistico (fonte il Morandini). Infine, ma non per importanza, va rilevato che George Lucas ragazzino fu fanatico delle avventure di Flash, che pare gli abbia fornito l’ispirazione per la saga di Star Wars.


La storia
Mongo, un misterioso pianeta, sembra avvicinarsi alla Terra in rotta di collisione. Il dottor Zarkov decide di costruire un’astronave con cui deviare, urtandolo, la traiettoria del pianeta. Atterrato di fortuna nei pressi del suo laboratorio, Zarkov costringe i suoi amici, Flash Gordon e la bella Dale Arden, a seguirlo. I tre iniziano così un viaggio che li porterà sul Pianeta Mongo, regno del perfido imperatore Ming.



st.mar.

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