venerdì 25 aprile 2014

Richard Gere ‘homeless’ per le strade di Manhattan

Richard Gere sul set 'stradale' di Time Out of Mind
Reduce dal discreto successo de La frode (2012), affiancato da Susan Sarandon, il 64enne Richard Gere è al lavoro sullo street-set, com’è il caso di chiamarlo, di Time Out of Mind (letteralmente ‘tempo immemorabile’). Street-set, dicevo, perché, in effetti, molte delle scene che lo vedono protagonista sono state girate, senza isolare il luogo delle riprese, sui marciapiedi di Manhattan in mezzo alla gente ‘comune’. Infatti il personaggio che l’attore di Philadelphia interpreterà in quest’opera del regista di origini israeliane Oren Moverman (che nel 2007 si impose all'attenzione del pubblico mondiale con l'apprezzatissimo 'musicale-biografico' Io non sono qui, dedicato alla figura di Bob Dylan), è un senzatetto (homeless come dicono negli States). Per raggiungere il massimo grado di credibilità Gere, zuccotto da sci, vestiti sporchi e barba incolta si è fatto riprendere in varie situazioni identiche a quelle della vita che un senzatetto conduce tutti i giorni.

Un'altra scena del film ancora in fase di lavorazione
L’effetto è talmente riuscito che colui che conquistò il cuore degli spettatori con Ufficiale e gentiluomo (1981) ha beneficiato di un atto di compassione di una signora che gli ha donato una borsa piena di generi alimentari, senza avere idea che la stava consegnando a uno degli attori più ricchi di Hollywood. Nessuno, comunque, a parte un primo fotografo che ha eseguito degli scatti di una certa efficacia, ha riconosciuto Gere mentre mangiava un hamburger vicino a un bidone nei pressi della Grand Central Station di New York e trangugiava una birra da una borsa di carta durante l’ora di punta dei pendolari. Il tutto dopo aver frugato con le mani nei cassonetti dell’immondizia.

Il soggetto scritto da Jeffrey Caine (sceneggiato dallo stesso regista) che darà vita a Time Out of Mind parla di un ‘barbone’ che cerca di riallacciare i rapporti con la figlia che si è estraniata dalla vita dell’uomo. L’attore ha dichiarato di essere stato ossessionato da questa storia per anni. «Si tratta di una vicenda profondamente umana che siamo determinati a trasformare in un film potente che parla a tutti»Richard Gere sarà anche produttore della pellicola con Caroline Kaplan (Boys Don't Cry nel 1999) e Lawrence Inglee (Oltre le regole - The Messenger nel 2009).


s.m.

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