La locandina |
Padrona
del suo destino
Mia previsione: ♥♥♥ = 6,5
La scheda
Un film di Marshall Herskovitz. Con Catherine
McCormack, Rufus Sewell, Oliver Platt, Fred Ward, Naomi Watts, Moira Kelly,
Jacqueline Bisset, Jeroen Krabbe, Joanna Cassidy, Melina Kanakaredes, Daniel
Lapaine, Justine Miceli, Jake Weber, Simon Dutton, Grant Russell, Simona
Nobili, Luis Molteni. Titolo originale: Dangerous Beauty. In costume,
Usa 1998. Durata 110'.
La trama
A Venezia,
nel 1583, Veronica Franco, giovane e molto bella, è innamorata di Marco ma la
relazione tra i due non può andare avanti: lui è di famiglia aristocratica ed è
destinato ad alti incarichi, lei non ha titoli nobiliari, anzi è circondata da
fama discutibile a motivo del ruolo di cortigiana a lungo esercitato dalla
mamma Paola. Vista impossibile ogni alternativa, proprio Paola avvia la figlia
alla professione di cortigiana. Intelligente e capace di mettere a frutto la
propria istruzione ed educazione artistica, Veronica diventa in breve la
cortigiana più famosa e corteggiata di Venezia. Ma tutto ciò va a scapito della
possibilità di rimanere con l'uomo che ama. Marco diventa senatore della
Repubblica, mentre Veronica entra a contatto con uomini potenti e viene a
conoscenza di segreti importanti. Venezia è in guerra e le mogli devono
rivolgersi a Veronica per avere notizie sui mariti e sugli sviluppi delle
azioni belliche. Ma la minaccia turca incombe, Venezia ha bisogno di navi e
bisogna chiederle al re di Francia. Veronica riesce a essere l'intermediaria
decisiva per convincere il sovrano. Il tribunale dell'Inquisizione però accusa
Veronica di stregoneria. La ragazza è portata in giudizio ed è invitata ad
ammettere le proprie colpe, pena la condanna a morte. Marco è presente e prende
le difese di Veronica. A poco a poco, la situazione si ribalta. Tutti i
nobiluomini che sono stati in compagnia di Veronica vengono allo scoperto e la
donna riesce a salvarsi. Anche la storia d'amore con Marco può riprendere alla
luce del sole.
Critica
Per questo apprezzato (soprattutto dal grande
pubblico) film dell’ormai lontano 1998, il regista statunitense Marshall
Herskovitz
(la cui filmografia per il resto è quasi in bianco) si affidò alla
sceneggiatura di Jeannine Dominy (anche lui in seguito dissoltosi) tratta dal
romanzo biografico The honest courtesan di Margaret
Rosenthal
ispirato alla vita della poetessa e cortigiana di Venezia, Veronica Franco (XVI
secolo). Chi conosce nei particolari la vera vicenda esistenziale dell’eroina,
non potrà che notare le forzature filmiche che non vanno però intese come
difetti se non scadono in autentiche fantasticherie ma restano nell’ambito dell’accadibile
e permettono l’immedesimazione dello spettatore sia col racconto sia coi
personaggi.
Catherine McCormack in una scena di Padrona del suo destino |
Il tema dominante è quello della mancanza di
libertà delle donne dell’epoca, del loro dover sottostare a regole portatrici
di un’inaccettabile disparità con la sfera maschile. Da qui la risposta alla
domanda che sta alla base della fabula:
cosa accadrebbe se una donna innamorata fosse costretta a fare la cortigiana e
perdesse quindi la propria dignità? Il riscatto di Veronica Franco (impersonata
dalla bella e carismatica Catherine McCormack, nel 2001
co-protagonista di un grande film come Spy Games di Tony
Scott, al fianco
di due mostri sacri quali Robert Redford e Brad Pitt) è il
motore della pellicola e l’epilogo che garantisce il gradimento dello
spettatore (che poi è ciò che conta). “Naturalmente il film cade su qualche
sentimentalismo eccessivo - si legge in una recensione di Letteratura e Cinema - enfatizzato anche dalla colonna sonora, ma mantiene un buon
ritmo”.
Rufus Sewell nei panni di Marco Venier |
Una potente bocciatura (riportata da Coming Soon) giunse nel 2003 da un quotato critico cinematografico come Massimo
Bertarelli de Il Giornale, il quale, senza pietà, parlò di “sfarzosa e vuota
commedia americana, che splende per le magnifiche ambientazioni e gli
sfavillanti costumi rinascimentali (della pluri-Oscar Gabriella
Pescucci), ma
s'impantana nel melodramma appena sfiora - e succede spesso - le corde dei
sentimenti. La graziosa Catherine McCormack, a differenza di Jacqueline
Bisset (anche lei
nel cast), non ha il cosiddetto fisico del ruolo”. Più morbido Roberto Nepoti
de la Repubblica, che rilevò la “giusta dose di emozioni melodrammatiche, una
storia d'amore per tutta la vita, ricche ambientazioni, spalmando sul tutto una
ragionevole dose di femminismo ante-litteram”.
Non avendo visto il film, ammetto di non esserne neppure attratto e lo ritengo
più appetibile per un pubblico femminile.
***
In concomitanza (su Italia 2 alle 21,10) un bel
film d’azione e avventura, forse questo adatto ai signori, di cui qui sotto fornisco
le informazioni basilari.
La locandina |
Blood
Diamond - Diamanti di sangue
Mia valutazione: ♥♥♥ = 7,5
La scheda
Un film di Edward Zwick. Con Leonardo Di Caprio,
Jennifer Connelly, Djimon Hounsou, Michael Sheen, Arnold Vosloo, Kagiso
Kuypers, Antony Coleman, Benu Mabhena, Anointing Lukola, David Harewood, Basil
Wallace, Jimi Mistry, Marius Weyers. Titolo originale: Blood
Diamond.
Drammatico, Usa 2006. Durata 138'. Warner Bros.
La trama
Ambientato
sullo sfondo del caos e della guerra civile che ha colpito la Sierra Leone
negli anni ’90, Blood Diamond è la storia di
Danny Archer, un ex mercenario dello Zimbabwe e di Solomon Vandy, un pescatore
di Mende. Entrambi gli uomini sono africani, ma le loro storie e le loro
situazioni sono le più diverse possibili, fino a quando i loro destini s’incrociano
nell’impresa di ritrovare un raro diamante rosa, il tipo di pietra che può
trasformare una vita, oppure farla finire. Solomon, portato via dalla sua
famiglia e costretto a lavorare nelle miniere di diamanti, trova una gemma
straordinaria e la nasconde a suo grande rischio, sapendo che se sarà scoperto,
sarà ucciso all’istante. Ma sapendo anche che il diamante non solo gli fornirà
il modo di salvare sua moglie e le sue figlie dal condurre una vita come rifugiate
ma lo aiuterà anche a salvare suo figlio, Dia, da un destino ben più crudele,
quello di diventare un bambino-soldato. Archer, che si guadagna da vivere
scambiando diamanti in cambio di armi, viene a sapere della storia segreta di
Solomon mentre si trova in prigione per contrabbando. Sa che un diamante di
questo genere può rappresentare l’occasione della vita: un valore sufficiente
per permettergli di andar via dall’Africa e dal ciclo di violenza e corruzione
del quale è stato volutamente un interprete. Entra in gioco Maddy Bowen,
un’idealistica giornalista statunitense che si trova in Sierra Leone per
scoprire la verità che si nasconde dietro ai ‘diamanti insanguinati’, un giro
che vede la complicità dei leader
dell’industria delle pietre preziose che hanno scelto gli utili al posto dei
princìpi. Maddy cerca Archer come fonte di notizie per il suo articolo ma si
accorge in breve tempo che è lui ad avere bisogno di lei.
st.mar.
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