giovedì 24 aprile 2014

Il più bello di giovedì, prima serata, sul ‘digitale’: Rai Movie alle 21,15 (con trailer)

La locandina
Padrona del suo destino

Mia previsione: ♥♥♥ = 6,5

La scheda
Un film di Marshall Herskovitz. Con Catherine McCormack, Rufus Sewell, Oliver Platt, Fred Ward, Naomi Watts, Moira Kelly, Jacqueline Bisset, Jeroen Krabbe, Joanna Cassidy, Melina Kanakaredes, Daniel Lapaine, Justine Miceli, Jake Weber, Simon Dutton, Grant Russell, Simona Nobili, Luis Molteni. Titolo originale: Dangerous Beauty. In costume, Usa 1998. Durata 110'.

La trama
A Venezia, nel 1583, Veronica Franco, giovane e molto bella, è innamorata di Marco ma la relazione tra i due non può andare avanti: lui è di famiglia aristocratica ed è destinato ad alti incarichi, lei non ha titoli nobiliari, anzi è circondata da fama discutibile a motivo del ruolo di cortigiana a lungo esercitato dalla mamma Paola. Vista impossibile ogni alternativa, proprio Paola avvia la figlia alla professione di cortigiana. Intelligente e capace di mettere a frutto la propria istruzione ed educazione artistica, Veronica diventa in breve la cortigiana più famosa e corteggiata di Venezia. Ma tutto ciò va a scapito della possibilità di rimanere con l'uomo che ama. Marco diventa senatore della Repubblica, mentre Veronica entra a contatto con uomini potenti e viene a conoscenza di segreti importanti. Venezia è in guerra e le mogli devono rivolgersi a Veronica per avere notizie sui mariti e sugli sviluppi delle azioni belliche. Ma la minaccia turca incombe, Venezia ha bisogno di navi e bisogna chiederle al re di Francia. Veronica riesce a essere l'intermediaria decisiva per convincere il sovrano. Il tribunale dell'Inquisizione però accusa Veronica di stregoneria. La ragazza è portata in giudizio ed è invitata ad ammettere le proprie colpe, pena la condanna a morte. Marco è presente e prende le difese di Veronica. A poco a poco, la situazione si ribalta. Tutti i nobiluomini che sono stati in compagnia di Veronica vengono allo scoperto e la donna riesce a salvarsi. Anche la storia d'amore con Marco può riprendere alla luce del sole.

Critica
Per questo apprezzato (soprattutto dal grande pubblico) film dell’ormai lontano 1998, il regista statunitense Marshall Herskovitz (la cui filmografia per il resto è quasi in bianco) si affidò alla sceneggiatura di Jeannine Dominy (anche lui in seguito dissoltosi) tratta dal romanzo biografico The honest courtesan di Margaret Rosenthal ispirato alla vita della poetessa e cortigiana di Venezia, Veronica Franco (XVI secolo). Chi conosce nei particolari la vera vicenda esistenziale dell’eroina, non potrà che notare le forzature filmiche che non vanno però intese come difetti se non scadono in autentiche fantasticherie ma restano nell’ambito dell’accadibile e permettono l’immedesimazione dello spettatore sia col racconto sia coi personaggi.

Catherine McCormack in una scena di Padrona del suo destino
Il tema dominante è quello della mancanza di libertà delle donne dell’epoca, del loro dover sottostare a regole portatrici di un’inaccettabile disparità con la sfera maschile. Da qui la risposta alla domanda che sta alla base della fabula: cosa accadrebbe se una donna innamorata fosse costretta a fare la cortigiana e perdesse quindi la propria dignità? Il riscatto di Veronica Franco (impersonata dalla bella e carismatica Catherine McCormack, nel 2001 co-protagonista di un grande film come Spy Games di Tony Scott, al fianco di due mostri sacri quali Robert Redford e Brad Pitt) è il motore della pellicola e l’epilogo che garantisce il gradimento dello spettatore (che poi è ciò che conta). “Naturalmente il film cade su qualche sentimentalismo eccessivo - si legge in una recensione di Letteratura e Cinema - enfatizzato anche dalla colonna sonora, ma mantiene un buon ritmo”.

Rufus Sewell nei panni di Marco Venier
Una potente bocciatura (riportata da Coming Soon) giunse nel 2003 da un quotato critico cinematografico come Massimo Bertarelli de Il Giornale, il quale, senza pietà, parlò di “sfarzosa e vuota commedia americana, che splende per le magnifiche ambientazioni e gli sfavillanti costumi rinascimentali (della pluri-Oscar Gabriella Pescucci), ma s'impantana nel melodramma appena sfiora - e succede spesso - le corde dei sentimenti. La graziosa Catherine McCormack, a differenza di Jacqueline Bisset (anche lei nel cast), non ha il cosiddetto fisico del ruolo”. Più morbido Roberto Nepoti de la Repubblica, che rilevò la “giusta dose di emozioni melodrammatiche, una storia d'amore per tutta la vita, ricche ambientazioni, spalmando sul tutto una ragionevole dose di femminismo ante-litteram”. Non avendo visto il film, ammetto di non esserne neppure attratto e lo ritengo più appetibile per un pubblico femminile.

***

In concomitanza (su Italia 2 alle 21,10) un bel film d’azione e avventura, forse questo adatto ai signori, di cui qui sotto fornisco le informazioni basilari.

La locandina
Blood Diamond - Diamanti di sangue

Mia valutazione: ♥♥♥ = 7,5

La scheda
Un film di Edward Zwick. Con Leonardo Di Caprio, Jennifer Connelly, Djimon Hounsou, Michael Sheen, Arnold Vosloo, Kagiso Kuypers, Antony Coleman, Benu Mabhena, Anointing Lukola, David Harewood, Basil Wallace, Jimi Mistry, Marius Weyers. Titolo originale: Blood Diamond. Drammatico, Usa 2006. Durata 138'. Warner Bros.

La trama
Ambientato sullo sfondo del caos e della guerra civile che ha colpito la Sierra Leone negli anni ’90, Blood Diamond è la storia di Danny Archer, un ex mercenario dello Zimbabwe e di Solomon Vandy, un pescatore di Mende. Entrambi gli uomini sono africani, ma le loro storie e le loro situazioni sono le più diverse possibili, fino a quando i loro destini s’incrociano nell’impresa di ritrovare un raro diamante rosa, il tipo di pietra che può trasformare una vita, oppure farla finire. Solomon, portato via dalla sua famiglia e costretto a lavorare nelle miniere di diamanti, trova una gemma straordinaria e la nasconde a suo grande rischio, sapendo che se sarà scoperto, sarà ucciso all’istante. Ma sapendo anche che il diamante non solo gli fornirà il modo di salvare sua moglie e le sue figlie dal condurre una vita come rifugiate ma lo aiuterà anche a salvare suo figlio, Dia, da un destino ben più crudele, quello di diventare un bambino-soldato. Archer, che si guadagna da vivere scambiando diamanti in cambio di armi, viene a sapere della storia segreta di Solomon mentre si trova in prigione per contrabbando. Sa che un diamante di questo genere può rappresentare l’occasione della vita: un valore sufficiente per permettergli di andar via dall’Africa e dal ciclo di violenza e corruzione del quale è stato volutamente un interprete. Entra in gioco Maddy Bowen, un’idealistica giornalista statunitense che si trova in Sierra Leone per scoprire la verità che si nasconde dietro ai ‘diamanti insanguinati’, un giro che vede la complicità dei leader dell’industria delle pietre preziose che hanno scelto gli utili al posto dei princìpi. Maddy cerca Archer come fonte di notizie per il suo articolo ma si accorge in breve tempo che è lui ad avere bisogno di lei.

st.mar.

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