Quelli che forse non avete ancora visto (con trailer)
La locandina
Terraferma
Mia valutazione: **** = 7,5
Scheda del film
Un film di Emanuele Crialese. Con Filippo
Pucillo, Donatella Finocchiaro, Mimmo Cuticchio, Beppe Fiorello, Timnit T.,
Martina Codecasa, Filippo Scarafia, Pierpaolo Spollon, Tiziana Lodato, Rubel
Tsegay Abraha, Claudio Santamaria, Francesco Casisa. Drammatico Ita/Fra 2011.
Durata 88'.
Trama del film
Storia di
un'isola siciliana, di pescatori, quasi intatta. Appena lambita dal turismo,
che pure comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani. E al
tempo stesso investita dagli arrivi dei clandestini e dalla regola nuova del
respingimento: la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al
soccorso. Una famiglia di pescatori al cui centro un vecchio di grande
autorità, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore
e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Tutti di fronte
a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.
Cosa ne penso
Con un remo colpisce le mani aggrappate al
peschereccio. Sono mani degli afflitti, uomini neri come il mare senza luna,
cui solo una lampara fa un po’ di luce. In modo tragico e delicato al tempo
stesso, Terraferma (premio speciale
della giuria al Festival di Venezia 2011) di Emanuele Crialese (Respiro nel 2002), mostra lo scontro fra l’epico
codice del mare - secondo cui un uomo in balìa delle acque deve sempre essere
soccorso - e una nuova legge che punisce chi sottrae uomini, donne e bambini che
fuggono dalla fame dell’Africa, a una morte quasi certa.
Filippo Pucillo in una scena del film
Di questo incubo è spettatore Filippo (il
giovane attore di Lampedusa, Filippo Puccillo, al suo
terzo film con Crialese dopo Respiro
e Nuovomondo nel 2006), smarrito su
un’isola che cambia, che forse lo scaccerà dall’assenza di un futuro,
soprattutto dopo il sequestro del peschereccio del nonno (un malinconico, quasi
arreso Mimmo
Cuticchio,
nel 1990 anche una piccola parte ne Il
padrino – Parte III di Francis Ford Coppola). Sequestro disposto da
un inflessibile ufficiale della guardia costiera (il romano Claudio
Santamaria,
Romanzo criminale di Michele
Placido nel 2005)
per aver salvato i profughi di una delle tante carrette del mare che
attraversano quel tratto del Mediterraneo.
Donatella Finocchiaro
La sceneggiatura dello stesso regista
(scritta a sei mani con il collega Vittorio Moroni e Paolo
Bonfini, di quest'ultimo gli script di Gomorra e de L’imbalsamatore
di Matteo
Garrone) miscela in
modo efficace l’ambientazione accecata dal sole e il pathos della vicenda. Quel sole che attira turisti
per i quali gli abitanti dell’isola non vogliono che la piaga degli
sbarchi divenga un buon motivo per fuggire e non tornare più. Rappresentativo
di questo sforzo di far diventare le villeggiature una nuova fonte di guadagno, è
l’ottimista Nino (un convincente Beppe Fiorello, eccellente interprete nel 2009 in Il sorteggio di Giacomo
Campiotti).
Crialese (a destra) premiato a Venezia
Terraferma è un film
fatto anche di sguardi, quelli intensi, apprensivi di una bravissima Donatella
Finocchiaro
(Galantuomini nel 2008), madre
giovanissima di Filippo, quasi una sorella e quindi più sensibile a carpire lo
struggimento di un figlio che, nel momento di passaggio da ragazzo a uomo, deve
fare i conti con una sciagura molto più grande delle sue sofferenze, più grande
delle sofferenze della maggior parte di noi.
Stefano
Marzetti
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