Con “3 Days to Kill” Costner tenta di ringiovanire (trailer)
La locandina
Scheda del film
Un film di McG. Con Amber Heard, Hailee Steinfeld, Kevin Costner, Connie
Nielsen, Richard Sammel, Eriq Ebouaney, Tómas Lemarquis, Lamont Thompson, Marc
Andréoni, Big John, Rupert Wynne-James, Dragana Atlija, Yvonne Gradelet,
Philippe Reyno. Azione, Usa
2014.
Trama del film
Prodotto
dalla EuropaCorp e dalla Relativity Media, il film racconta la storia
dell'agente segreto Ethan Runner che, dopo aver scoperto di essere sul punto di
morire, decide di ritirarsi per stare vicino alla famiglia. Ma quando i servizi
segreti gli offrono l'accesso a una medicina sperimentale che potrebbe
salvargli la vita, in cambio di un'ultima missione cerca di destreggiarsi tra
la sua famiglia, la sua missione e gli effetti allucinatori della medicina. Il
film è girato a Parigi e in Serbia.
Tema del film
Cosa c’è di nuovo sul fronte occidentale? C’è
un tentativo di riportare alla ribalta un attore e un regista con gli attributi
come Kevin
Costner, sviato dalla
strada maestra da un’overdose di film
di basso e bassissimo cabotaggio. Nonostante questi (ad esempio il semi sconosciuto
The Hatfields and the McCoys nel
2012, il terribile The New Daughter
nel 2009, l'ignorato Swing Vote nel
2008, l'incerto Mr. Brooks nel 2007 e
il leggerissimo Vizi di famiglia nel
2005, solo per fermarsi agli ultimo 14 anni circa), non si può certo
dimenticare che il 59enne interprete e cineasta californiano è padre di uno dei
più grandi lungometraggi della storia del cinema. Parlo, naturalmente, di Balla coi lupi (1990), dieci premi Oscar
tra cui spiccano ‘miglior film’ e ‘miglior regia’ (la sua, appunto), oltre tre
Golden Globe (e mi fermo ai premi più importanti).
Kevin Costner in una scena di Three Days to Kill
È un fatto, purtroppo, che più il tempo passa
e più ciò che di buono o anche di eccellente hai fatto, rischia di essere
dimenticato. Senza contare le nuove generazioni che, in certi casi, di Balla coi lupi forse hanno sentito
appena parlare. Così il 45enne regista di Kalamazoo (Michigan, Usa) McG, pseudonimo
artistico di Joseph McGinty Nichol (Terminator
Salvation nel 2009), ha scelto Costner per il suo 3 Days to Kill (approdo al cinema
previsto entro il 2014) che potrebbe servirgli a dare il via a una nuova primavera
professionale. Una pellicola che vede il classico personaggio eroico capace di
qualsiasi cosa, genere “scappatoia per molti
attori dalle primavere crescenti – come scrive Mattia Pasquini su Film.it - in cerca di conferma o di tardive esplorazioni”.
Kostner con la coprotagonista Amber Heard
Proprio a causa della produzione di diversi tentativi
di lifting cinematografico, la
vicenda narrata in 3 Days to Kill (prodotto,
tra altri, da Luc Besson) sembra sia tutt’altro che rivoluzionaria. In questo caso incapace
di regalare allo spettatore un elemento esclusivo che lo sorprenda e ne
garantisca il totale divertimento. “ … nello
svolgersi del film – rileva ancora il collega Pasquini - si alternano momenti
ridicoli alla Wasabi (vi ricordo che
si tratta del film con Jean
Reno - altro ottimo attore in cerca di rilancio -
del 2011) con situazioni tese alla Taken (la
miniserie prodotta da Leslie
Bohem e Steven
Spielberg, vi ricordo ancora
io); ma forse l'elemento migliore d’imprevedibilità del film – aggiunge il
critico di Film.it - sta proprio in questo non sapere cosa aspettarsi dall'eroe”.
Per quanto ne ho letto, insomma, sono seriamente tentato di ignorarlo,
quantomeno sul grande schermo.
Stefano Marzetti
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