Steve Jobs |
Non l’ho
visto e a giudicare dalle opinioni che ho letto qua e là, non mi sono perso
granché. Bene così, perché come dico sempre, un biglietto per entrare al
cinema, oggi come oggi, pesa sul bilancio mensile. Quindi selezionare gente,
selezionare. Preambolo per annunciare che potrebbe essere in arrivo un nuovo
film su Steve Jobs, basato sulla biografia ufficiale scritta da Walter Isaacson (intitolata semplicemente Steve
Jobs) e sulla conseguente sceneggiatura vergata da Aaron
Sorkin, che in qualità dovrebbe superare di gran lunga la pellicola
dedicata al geniale creatore di Apple (intitolata Jobs) alla quale ci riferivamo con l’incipit.
Quel biopic del 2013, girato da Joshua Michael Stern con protagonista Ashton
Kutcher, pare sia stato – come detto – una sonora delusione. Una
delle poche eccezioni fra molte stroncature, è quella di Giancarlo Zappoli su Mymovies.it che accorda al film il pregio di descrivere nello spazio temporale di 128
minuti (che comunque sono parecchi, oltre due ore) una fetta piuttosto corposa
dell’esistenza di questo imprenditore, informatico e inventore statunitense di
San Francisco (morto il 5 ottobre 2011 a Palo Alto [contea di Santa Clara, nella
San Francisco Bay Area, California]), il cui fruttifero acume faceva a cazzotti
con la sua incapacità di essere gradevole col prossimo. Una sorta di genio e
sregolatezza si può dire con una lieve forzatura.
Il regista David Fincher |
La locandina di Jobs, primo film sull'inventore |
Sempre
Zappoli ricorda una celebre citazione del Nostro: “A tutti i folli. I solitari.
I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che
sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente.
Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d'accordo con
loro o non essere d'accordo. Li potete glorificare o diffamare. L'unica cosa
che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza
umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo
dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter
cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero”. Su questo personaggio, dalla cui prematura scomparsa per malattia sono stati scritti all’incirca venticinque libri
degni di menzione (il più apprezzato e venduto dei quali è stato proprio quello
di Isaacson), la Sony s’è messa in testa di produrre un nuovo lungometraggio. E
per l’impresa sta già contrattando con un certo David Fincher (Seven nel 1995, Fight Club nel 1999, The Social Network nel 2010, solo per
citare quelli che amo di più), un tizio che non manca mai il bersaglio.
Ashton Kutcher, interprete del primo film su Steve Jobs |
Una
parte del nuovo film – ci rivela Gabriele Capolino di Cineblog.it (che a sua volta ha attinto dall’Hollywood Reporter) - sarà dedicata a tre
momenti fondamentali della carriera di Jobs. Sono previste tre scene da circa
mezz’ora in ognuna delle quali saranno seguiti i lanci nel mercato di tre prodotti
Apple: Mac, NeXT e iPod, rispettivamente nel 1984, 1997 e 2001. Quella tra Fincher e
lo sceneggiatore Sorkin sarebbe la seconda collaborazione dopo il successo (premio
Oscar) di The Social Network. Un motivo
in più per attendere con elevato interesse un’opera filmica già gravata da un
fardello di aspettative.
Per
quanto riguarda gli attori, le informazioni sono ancora inesistenti. Così come
la data d’inizio delle riprese è avvolta dal mistero e dal riserbo, ci assicura
Marco Grigis di Webnews.it.
L’interprete principale sarà ovviamente importante, con in più la necessità che possegga un’adeguata somiglianza con Jobs. La qual cosa fu uno dei maggiori pregi del
suddetto antecedente, nel quale Ashton
Kutcher ha potuto contare su una corrispondenza fisica notevole.
Stefano Marzetti
Nessun commento:
Posta un commento
Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.