giovedì 6 marzo 2014

“La mossa del pinguino” sembra azzardata (trailer)

La locandina
Scheda del film
Un film di Claudio Amendola. Con Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari, Francesca Inaudi, Sergio Fiorentini, Elisa D'Eusanio, Damiano De Laurentiis, Emanuele Propizio, Barbara Scoppa, Rita Savagnone, Stefano Fresi, Antonello Morroni, Alessia Amendola. Commedia, Ita 2013. Durata 90'.

Trama del film
Claudio Amendola alla prima esperienza da regista
Bruno è un marito e padre affettuoso ma inaffidabile. Per usare le parole di chi lo conosce bene, è "inconcludente, superficiale, distratto, illuso e sognatore": tutte caratteristiche pericolose nell'era della crisi, in cui trovare un lavoro stabile per chi è ‘senza competenze’ e con troppi grilli per la testa diventa una missione impossibile. Dunque Bruno passa le notti a pulire con lo scopettone i pavimenti di un museo romano, insieme all'amico di sempre Salvatore, che gli dà corda in tutte le mattane - come quella di mettere su un delfinario nel lago di Bracciano - pur capendone l'irrealizzabilità. Un servizio televisivo sul curling, disciplina sportiva non troppo lontana (agli occhi di Bruno e Salvatore) dal loro lavoro notturno, accende nuovamente l'immaginazione dei due, che decidono di candidarsi nientemeno che alle Olimpiadi in quella specialità. E poiché la squadra di curling dev'essere formata da quattro persone, reclutano altri due malcapitati: l'ex vigile Ottavio, abilissimo giocatore di bocce e il mago del biliardo Neno.

Riflessioni sul film
Di seguito riporto testualmente una breve parte dell'articolo di Gloria Satta su Ilmessaggero.it. “Per debuttare nella regia, Claudio Amendola ha scelto una commedia. E uno sport poco conosciuto e ancor meno praticato in Italia (pare soltanto da 1200 persone): il curling. È nato così La mossa del pinguino (che vi ricordo io, Stefano Marzetti, è uscito oggi, 6 marzo 2014, ma non l’ho inserito tra il ‘meglio e meno peggio’) una storia di sport, di amicizia, di un sogno ‘impossibile’”.

Ora tocca a me. Eviterò accuratamente questo film, non perché abbia qualcosa contro Amendola e la sua aspirazione a diventare regista o anche solo attore/regista. Ma perché do quasi per certo che l'artista figlio di uno dei più grandi doppiatori di tutti i tempi (papà Ferruccio) risentirà di buona parte del lavoro svolto sinora come interprete. Lavoro che negli ultimi quattordici anni circa si può definire più di un mezzo disastro. Basti citare lo sconsigliato Cha Cha Cha, il bocciatissimo Bar Sport, i semisconosciuti Dov'è mia figlia, Tutti per Bruno e 48 ore. E ancora il fallimentare Il ritorno del monnezza (che ha la responsabilità di aver fatto rimpiangere amaramente i film anni Settanta/Ottanta con Tomás Milián nei panni del maresciallo Giraldi), l'impossibile Fratella e sorello. Le sole eccezioni a questo vuoto qualitativo sono Viaggio in Italia. Una favola Vera di Luca Miniero (2007) e La fisica dell'acqua di Felice Farina (2009).

Una scena di La mossa del pinguino
E non dimentico certo la serie televisiva I Cesaroni, a me indigesta come la parmigiana di melanzane a mezzanotte (l'ho scoperto dopo i tentativi di seguire varie puntate dall'inizio alla fine). In particolare proprio il contagio causato dalla lunga esperienza sul piccolo schermo, sono certo influenzerà - e in negativo - questo primo esperimento ‘amendoliano’ da cineasta. Ciò non toglie che il buon Claudio possa trovare la sua nicchia di pubblico, quella amante della risata senza troppa pretesa. Personalmente, ripeto, non lo prendo neppure in considerazione. E di certo commetterò un errore.

Stefano Marzetti

(si ringrazia anche Mymovies.it)

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