La locandina |
Scheda del film
Un film
di Paul Wright. Con George MacKay, Kate Dickie, Nichola Burley, Michael Smiley,
Brian McCardie, Conor McCarron, Jordan Young, James Cunningham, Gavin Park,
Lewis Howden, Sharon MacKenzie, Ross Laird, Debbie Dorwood, Scott Constantine,
Stewart Anderson, Andy Neil, Margo Lownie, Andrew Marley. Titolo originale For Those in Peril. Drammatico, Gb 2013.
Durata 93'. Nomad Film. Uscita giovedì 6 marzo 2014.
Trama del film
Aaron, un giovane disadattato che vive in una remota comunità
scozzese, è l'unico sopravvissuto di uno strano incidente di pesca che è
costato la vita a cinque uomini, tra cui suo fratello maggiore. Incitato dalla
superstizione locale, il villaggio incolpa Aaron per questa tragedia, facendo
di lui un emarginato tra la sua stessa gente. Rifiutando fermamente di credere
che suo fratello sia morto e accecato da dolore, follia e magia, Aaron esce in
mare aperto per ritrovarlo.
Tema del film
Conor McCarron (Billy) in una scena del film |
Nichola Burley nei panni di Jane |
Il regista a tratti dà l’impressione di
concentrarsi sul diventare folle del protagonista in un dipanarsi allucinato della
trama. E in questo sta una delle bocciature che sono toccate a Il superstite,
come quella rifilata da Alessandro Aniballi di Movieplayer.it
che parla di “immagini dei due bambini abbracciati, che giocano, saltano e si
divertono”, sequenze “per costruire una banalissima opposizione tra il dramma
del presente e la presunta felicità del passato”. Ma il carattere di questi due
giovani rimane nascosto in un’ombra che rischia di sapere un po’ di
dilettantismo cinematografico. Quasi un disinteresse del cineasta scozzese nei
confronti dei suoi personaggi. Fastidiosa pare sia anche l’esistenza spettrale
di un malvagio mostro marino, “il cui contraltare – commenta ancora Aniballi
- è l'invocazione a Dio perché faccia qualcosa per riportare la
serenità”, un qualcosa che “impregna Il superstite
di un misticismo confuso e lisergico - secondo Aniballi - autoreferenziale e freddo”. Dovessi dire
che questo film mi attira, nonostante quanto detto in principio d’articolo, non sarei
del tutto sincero. Il biglietto costa e le recensioni - che possono anche fuorviare, per carità - possono anche essere utili a risparmiare.
Stefano Marzetti
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