La locandina |
L'amore
ritrovato
La
scheda
Un film di Carlo Mazzacurati. Con Stefano
Accorsi, Maya Sansa, Marco Messeri, Luisanna Pandolfi, Vania Rotondi, Giacomo
La Rosa, Marie Christine Descouard, Anne Canovas, Claude Lemaire, Roberto
Citran, Alba Rohrwacher, Pietro Fornaciari. Sentimentale, Ita/Fra 2004. Medusa.
La trama
L’amore
adulterino tra Giovanni e Maria, vicenda ambientata nella Livorno degli anni Trenta.
Giovanni lavora in banca, è sposato e ha un figlio. Durante i suoi quotidiani
spostamenti in treno rivede Maria, una sua ex fiamma di qualche anno addietro. Tra
i due riscocca come un lampo la vecchia scintilla della passione e in men che
non si dica hanno un rapporto sulla spiaggia. La loro, però, è una relazione
tormentata anche perché la famiglia di lei ricatta Giovanni minacciandolo di
raccontare tutto alla moglie. I due amanti si lasciano per poi riprendersi
qualche mese dopo quando Giovanni deve trasferirsi stabilmente a Livorno per
quaranta giorni perché chiamato a fare un campo militare nell’imminenza della
campagna coloniale dell’Italia nell’Africa Orientale. Sono quaranta giorni
durante i quali i due vivranno momenti di intensa e tenera passione che però
culmineranno nella decisione di lei di abbandonare quella relazione che le va
troppo stretta. Inizia la seconda guerra mondiale e Giovanni viene richiamato
alle armi. Al termine del conflitto tornerà, vivo e con un bel paio di baffi,
per incontrare di nuovo, sempre casualmente, Maria. Ma molte cose in quei nove
anni sono cambiate.
Recensione
(rassegna stampa)
L’amore ritrovato del
compianto Carlo Mazzacurati fu presentato fuori concorso alla 61^ Mostra
del cinema di Venezia. Il soggetto è l’omonimo romanzo di Carlo Cassola. L’opera
ha convinto assai più il pubblico che la critica. “(...) un film deludente”,
sentenzia per l'appunto Daniele Sesti di Film Up. “A partire dalla storia
(...) scontata e affatto originale (...) Una trama (...) da melò sentimentale (…)
più adatto ad uno sceneggiato televisivo che al grande schermo di una sala
cinematografica. Una squallida e piccola storia di tradimenti che nulla
aggiunge di nuovo alle tante che l’hanno preceduta. Lui, marito irreprensibile,
amante focoso e geloso, che non ha alcuna intenzione di mollare la famiglia.
Lei, amante appassionata alla quale crolla il mondo addosso quando vede
Giovanni in un tenero quadretto familiare. Personaggi e situazioni già viste
che immalinconiscono per la loro prevedibilità. In mezzo il treno - conclude Sesti - che va e ritorna (...) e la
dolce campagna toscana (...)”.
“Una normale, banale, storia d’amore
clandestina”, rileva Antonello Rodio di Movie Player - L’amore ritrovato sembra davvero tutto qui. Un altro modo di dire che
il film di Mazzacurati delude, non perché sia girato male (non c’è nessun difetto
vistoso), ma perché è di una piattezza e di una prolissità che oltrepassano più
volte i livelli di guardia (...) La storia (...) è davvero debole e segnata
dall’inizio, senza che affiori nemmeno per un attimo l’aspettativa di uscire
dal ‘tutto già previsto’. La fotografia è curata, come anche i costumi e le
ambientazione, eppure manca del tutto la sensazione di trovarsi negli anni della
guerra. D’accordo che in primo piano c’era solamente la storia d’amore
clandestino, ma a parte quando Giovanni ricorda per un attimo le dure punizioni
del regime fascista per l’adulterio, non c’è nessun altro accenno di
contestualizzazione storica. Altra nota negativa è Stefano
Accorsi, che
purtroppo sembra avere ormai in faccia lo stesso identico ghignetto incantato
qualsiasi personaggio reciti e in qualsiasi situazione si trovi. A questo
punto, alla luce delle sue prove più recenti, va certamente rivalutata la sua
prova urlata de L’ultimo bacio. Se la cava meglio Maya
Sansa, che in
certe fasi è però un po’ troppo solare per le vicende che sta vivendo (...)”.
redazione
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