La locandina |
Il
patriota
La
scheda
Un film di Roland Emmerich. Con Joely Richardson, Mel Gibson, Chris Cooper, Tchéky Karyo, Heath
Ledger, Lisa Brenner, Jason Isaacs, Tom Wilkinson, Donal Logue, Logan Lerman,
René Auberjonois. Guerra, in costume, drammatico, Usa 2000. Titolo originale: The Patriot.
Durata 165' circa. Columbia Tristar.
La trama
Carolina del
Sud, 1776. Benjamin Martin, reduce dal conflitto tra i francesi e gli indiani,
ha rinunciato per sempre alla guerra per dedicarsi alla sua famiglia. Sebbene
sia stato, un tempo, soldato scaltro e feroce, dopo essersi sposato e aver
avuto sette figli, ha seppellito il proprio violento passato e dato inizio a
una tranquilla esistenza da agricoltore. Ma c’è sentore di ribellione
nell'aria. Un altro conflitto, questa volta con l’Inghilterra, appare inevitabile.
Martin è tutt’altro che ansioso di tornare a combattere. Da poco rimasto
vedovo, ha priorità diverse da quelle di un tempo. È il solo a prendersi cura
dei figli e gli orrori della guerra ancora lo ossessionano. «Volete sapere se
sono disposto a combattere contro l’Inghilterra? La risposta è no. Sono già
stato in guerra e non ho nessuna voglia di farlo di nuovo», dichiara Martin in
un sentito discorso all’Assemblea di Charleston: «Ho sette figli, mia moglie è
morta. Chi si occuperà di loro se io vado in guerra?». Gabriel, il figlio
maggiore, non condivide i dubbi del padre. Le accese discussioni, gli opuscoli
e i bollettini che circolano nelle chiese e nelle città e si diffondono
rapidamente, hanno prodotto una certa impressione nel giovane. La guerra si avvicina
e la causa per cui ci si prepara a combattere è giusta. Incurante del padre,
Gabriel si unisce all’esercito.
Recensione
(rassegna stampa)
“(...) Sontuoso film epico sulla Guerra
d’Indipendenza Americana - scrive Pietro Ferraro de Il Cinemaniaco - girato da un veterano del cinema mainstream
made in Hollywood, il tedesco Roland Emmerich (Godzilla, 2012), che
applica anche in questo caso la sua tipica impronta spettacolare e iper-patriottica
per regalarci un altro Gibson/William Wallace sempre in parte e pronto a
dare una marcia in più a tutta l’operazione. Azzeccata anche la scelta dello
spigoloso Jason Isaacs per la parte dello spietato villain
inglese, perdoniamo ad Emmerich qualche scivolone nel patriottismo
esasperato e nella retorica da pamphlet
bellico vista la messinscena davvero notevole e la coinvolgente ricostruzione
delle battaglie”, rileva sempre Ferraro.
Un'immagine emblematica de Il patriota |
redazione
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