Paolo Virzì, molti riconoscimenti anche per i Nastri d'Argento |
Dopo aver trionfato al David di Donatello, Paolo Virzì sbanca
anche i Nastri d’Argento con Il capitale umano, vincendo ben sei riconoscimenti
su otto candidature, tra i premi votati quest’anno dai giornalisti cinematografici
italiani, più il Premio Biraghi
andato all’esordiente Matilde Gioli. Oltre al Nastro per il
regista del miglior film, la pellicola ha ricevuto, infatti, premi anche per la
sceneggiatura (ancora Virzì con Francesco
Bruni e Francesco
Piccolo), la scenografia (Mauro
Radaelli), il sonoro (Roberto
Mozzarelli),
il montaggio (Cecilia
Zanuso) e, ancora,
per la coppia dei due straordinari attori
protagonisti, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni. Ottimo exploit anche per Song ‘e
Napule dei Manetti
Bros, la vera
sorpresa di quest’anno, che di Nastri, dopo un testa a testa sorprendente con Smetto
quando voglio,
ne ha vinti alla fine quattro: migliore
commedia, canzone originale,
colonna sonora, attori non protagonisti (Carlo
Buccirosso
e Paolo
Sassanelli)
che si aggiungono a un palmarès in
quest’edizione particolarmente ricca di attori.
Kasia Smutniak premiata fra le donne |
I Nastri alle attrici sono
andati ad Allacciate le cinture, quindi a Kasia Smutniak e Paola
Minaccioni,
premiate (anche da Serapian) proprio dal regista del film, Ferzan
Ozpetek che ha
visto vincere anche il suo casting
director, Pino Pellegrino, alla prima edizione di un nuovo Nastro. Per
Smetto
quando voglio
il premio al miglior produttore
condiviso da Domenico Procacci e Matteo Rovere. Daniele
Ciprì con Salvo ha vinto
per la fotografia, al già
premio Oscar Milena Canonero, ancora un Nastro per i costumi (Grand Hotel Budapest e Something
Good).
Tra i Premi
speciali di quest’edizione il Nastro a Dino Trappetti per i 50
anni della Sartoria Tirelli e alla carriera - consegnati a Roma - per Piero
Tosi, Marina
Cicogna e Francesco
Rosi. Un Premio speciale è andato anche
ad Alice
Rohrwacher
per aver contribuito con Le Meraviglie, Grand Prix a Cannes, a un importante exploit internazionale del cinema
italiano.
Altri riconoscimenti per La mafia uccide solo d'estate dell'esordiente Pif |
Miglior regista esordiente Pif (Pierfrancesco
Diliberto), Nastro d’Argento per l’opera
prima La mafia uccide solo d’estate e anche per il miglior soggetto (con Michele Astori e Marco
Martani). Al
successo di Asia Argento con Incompresa va il Nastro
d’Argento Bulgari già andato a Valeria Bruni Tedeschi e a Matteo
Garrone, realizzato
per il Sngci, ancora una volta, in un’edizione speciale. A Taormina Nastro per
il miglior esordio alla regia in
corto a Stefano Accorsi, autore di Io non ti conosco. A Claudia
Gerini il Premio Cusumano-Nastri d’Argento
per la commedia Maldamore e Tutta colpa di Freud. Ritorno
del Premio Nino Manfredi,
promosso con la moglie dell’attore, Erminia: vince Marco
Giallini, premi
speciali per Claudio Amendola e Edoardo Leo.
redazione
Si
ringrazia Il Fatto Quotidiano online
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