La locandina |
Valutazione media: ♥♥♥ = 6,5
La
scheda
Un film di David Lynch. Con Simon Le Bon, John Taylor, Roger Taylor, Nick Rhodes, Gerard Way,
Beth Ditto, Kelis, Mark Ronson, Travis Dukelow, David Lynch. Titolo
originale: Duran Duran: Unstaged. Documentario, Usa 2011. Durata 121' circa.
Woovie. Uscita in Italia lunedì 21 luglio 2014 (nelle sale fino a mercoledì
23).
La trama
Presentato
al mercato del Festival di Cannes, Duran Duran: Unstaged mette insieme un universo musicale - quello rappresentato negli anni
Ottanta dai Duran Duran, appunto -
con un modo particolare di concepire il cinema, quello di David Lynch. La fusione si è realizzata il 23 marzo
2011, in occasione del concerto che la band tenne - in formazione originale con Simon Le Bon, Nick Rhodes, John e Roger Taylor - al Mayan Theater di Los Angeles. Lì, il
regista seguì lo spettacolo riprendendo e montandolo live secondo i suoi gusti e i suoi canoni
stilistici. Il risultato è un progetto unico, rivolto ai fan della band inglese ma non solo.
Curiosità
Per l'occasione David
Lynch manipolò in
tempo reale le immagini del concerto dato in streaming. Ora il film-esperimento (qui a sinistra il TRAILER) arriva in alcune sale nostrane
dopo essere stato proiettato al Moma
(Museum of Modern Art) di New York. E proprio la proiezione al Moma rende chiaro come ci si trovi di
fronte a un esperimento di tipo artistico - si legge su Today - inedito nel
campo musicale. Non è infatti il classico film-concerto con firma prestigiosa -
come fu Shine
A Light diretto da Martin
Scorsese per i Rolling Stones - e nemmeno un
documentario con dietro le quinte e interviste.
“(...) Siamo trasportati a Los Angeles nel
Mayan Theater ed è il 23 marzo 2011 - scrive Alfonso Corace di Cinemamente - e la formazione del gruppo è quella storica (…) Si parte con la musica
e subito ci si accorge che ci sono due diversi livelli visivi, uno (quasi
sempre in b/n) formato da loro, i Duran Duran in una
forma smagliante, e un altro livello con disturbi, fiamme, e scene che Lynch cerca di
legare alla musica con la sua consueta disarmonia e il suo non-sense a tratti irritante. Questo lo si percepisce
immediatamente, ma spesso il fastidio è funzionale a comprendere la mente e le
sensazioni, e quindi ci arrendiamo a questo connubio, sorretto dalla musica
trascinante dei Duran Duran, che esplorano il loro repertorio dagli anni
’80 fino all’ultimo All You Need is Now,
risalente al 2010 (...) L’esperienza è sicuramente insolita e queste
sovrapposizioni visive arricchiscono (quasi sempre) la musica in modo singolare
grazie a tecniche che vanno dallo stop-motion
alla pittura passando per la scultura. Resta il fatto che probabilmente, una
volta finito di vedere il concerto, quello che rimarrà di più saranno loro, i Duran
Duran, musicisti
nettamente migliorati rispetto agli anni ’80 - rileva sempre Corace - autori di
canzoni che hanno fatto da sfondo alla vita di moltissime persone per più di 30
anni (...)”.
Il regista David Lynch |
redazione
Ficooo! Diciamo che una ritoccatina l'ha data anche al suono, non credo che dal vivo siano usciti così!
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