mercoledì 23 luglio 2014

Con ‘Get On Up’ arriva sul grande schermo il biografico su James Brown

La locandina
Valutazione n.d.

La scheda
Un film di Tate Taylor. Con Chadwick Boseman, Viola Davis, Octavia Spencer, Nelsan Ellis, Lennie James, Nick Eversman, James DuMont, Dan Aykroyd, Jill Scott, Keith Robinson, Tika Sumpter. Biografico, Usa 2014. Universal Pictures. Uscita giovedì 6 novembre 2014.

Trama
Basato sull’incredibile storia della vita del ‘Padrino del Soul’, James Brown. Attraverseremo con la musica, il viaggio di Brown, dalla misera infanzia in Georgia fino alla trasformazione in una delle più influenti figure del ventesimo secolo.

Cosa sappiamo
Film biografici, documentari o docufilm che siano, i lungometraggi dedicati ai miti della musica al cinema vanno molto di moda. Ieri abbiamo presentato il biopic sui Duran Duran, Duran Duran: Unstaged (articolo). Oggi con Get On Up (a sinistra il TRAILER) è la volta del ‘Signor Dinamite’, ‘Padrino del Soul’, ‘Più grande lavoratore dello showbiz’ o che dir si voglia, James Brown, morto 73enne ad Atlanta il 25 dicembre del 2006. Una vita ripercorsa a partire dall’infanzia trascorsa in estrema povertà fino all’evoluzione in una delle figure più influenti del ventesimo secolo. Alla regia Tate Taylor (autore nel 2012 del coinvolgente The Help, quattro nomination agli Oscar per un film campione d’incassi) e a incarnare il portentoso re del gospel e del rhythm and blues è stato chiamato Chadwick Boseman (in precedenza giusto una parte di rilievo in 42, nei panni di Jackie Robinson, il primo giocatore di baseball professionista di colore). Nel film recitano anche Dan
Il regista Tate Taylor
Aykroyd
(visto di recente nell’apprezzato Dietro i candelabri) Viola Davis e Octavia Spencer, queste ultime già nel cast del succitato The Help. Il progetto è sostenuto niente popò di meno che dal leader dei Rolling Stones, sir Mick Jagger con Victoria Pearman (Shine a Light) tramite la Jagged Films. Universal Pictures ha reso disponibili un nuovo trailer e una prima locandina ufficiale.

Get on Up è molto più di un riff televangelista, si legge nell’articolo di Filippo Brunamonti su Repubblica online: segue James Brown dall’infanzia, nelle baracche e i paesaggi rurali della Carolina del Sud, nel mezzo della Grande depressione del ‘33, tra abbandoni, abusi, riformatori, celle. Nessuno poteva dettare le regole: lui era destinato a infrangerle. Da pugile amatoriale a musicista di strada, fino alla consacrazione di forza nella musica popolare. Lo stesso genere di musica che ha continuato a ispirare artisti motown, jazz e blues, nonostante Brown resti un talento inclassificabile. Rick Rubin ha scritto: “In un certo senso, James Brown è come Johnny Cash. Johnny è considerato uno dei re della musica country, ma ci sono molte persone che apprezzano Johnny pur non amando il genere country. Lo stesso vale per James Brown e l'R&B”. Nel film di Taylor, Boseman trema, vacilla, incanta, suda; illumina e trafigge il palco, mettendo a fuoco genio e carisma di Brown: dal concerto all’Apollo Theater, Harlem, del 1962 al T. A. M. I. Show filmato nel 1964, dallo storico concerto del 1968 (Boston Garden) al ‘full-on funk’ all’Olympia Theatre di Parigi nel '71, sotto le note da ballata di Try Me e Lost Someone o ritmi incalzanti come Out of Sight e Night Train.

Il re del gospel e del rhythm and blues, James Brown
L’impegno per i diritti civili passa, rabbioso, attraverso la campagna per l’educazione dei bambini poveri - rileva ancora Brunamonti - e, in pieno movimento ‘Pantere Nere’, il manifesto funk, Say It Loud - I’m Black And I’m Proud. Poco prima della morte (…) combatterà per salvare dalla lapidazione Amina Lawal, nigeriana condannata a morte per essere rimasta incinta fuori dal matrimonio. «Trovare James Brown nel volto-specchio di un attore odierno, non era semplice», aggiunge il regista nell’intervista riportata da Repubblica online.
In primo piano l'attore Chadwick Boseman,
in una scena di Get On Up
«Quando si è presentato
Chadwick Boseman e ha recitato con quel dialetto, quella postura, quella musicalità tipica di Brown, dimostrandosi capace di avere 17 anni un giorno e 60 il successivo, mi son detto: “È fatta”. Tant’è vero che l'intera crew si è rivolta a Chad chiamandolo Mr. Brown tutto il tempo».

L’attore Dan Aykroyd interpreta il booking agent Ben Bart; ha collaborato con Brown in Blues Brothers (1980) di John Landis, assieme a John Belushi (ricordate il sermone del reverendo Cleophus James?) e in Doctor Detroit e Blues Brothers 2000. «Lo avevo già visto esibirsi in diverse occasioni, a partire da quando ero un ragazzino, all’Esquire Show Bar a Montreal. Aveva i suoi problemi e le sue difficoltà come essere umano, ma amava le persone. Le amava sul serio. Credo che questo film rifletta la passione per Brown e il suo amore universale. Lui sarebbe orgoglioso specialmente del tono di spiritualità che mette Chad nel rappresentarlo. La voce, il look, la sinuosa paranoia. James Brown ha saputo toccare la vita di tante persone, mantenendo al tempo stesso una distanza netta. Da vero re».
redazione
Per alcune informazioni si ringraziano la Repubblica online e Cine Blog

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